Un piccolo hotel in centro città alla Spezia che offre ai propri clienti, oltre ad un ottimo servizio d’accoglienza, una GALLERIA D’ARTE aperta al pubblico.
L’opera di restyling dei locali è stata effettuata da Liguria Vintage, che ha coinvolto 16 artisti per personalizzare con quadri e installazioni sia le 11 camere che tutte le aree comuni.
Una vera Galleria d’Arte con un percorso illuminato che mette in particolare evidenza le opere degli Artisti.
Alcuni di loro, sensibili alla tutela dell’ambiente, hanno anche realizzato componenti d’arredo dal recupero di vecchi mobili, aderendo al progetto di ampio respiro Artisti Green di Liguria Vintage concepito da Marco Natale.
Dalla combinazione di esperienze, idee e tecniche di lavorazione sono nati pezzi unici, vere opere d’arte firmate e numerate che vengono esposte al Lia Art Hotel.
Una galleria in città con accesso gratuito a cittadini e turisti per creare un nuovo luogo di aggregazione e di cultura, dove incontrare periodicamente anche gli Artisti.
Ogni 3 mesi le opere verranno sostituite da altre e gli ospiti potranno anche acquistarle contattando Liguria Vintage.

L'inaugurazione - Il pubblico
Scorri le foto e fai click per ingrandire
L'inaugurazione - Ospiti e Artisti
Scorri le foto e fai click per ingrandire
L'inaugurazione - Con il Sindaco
Scorri le foto e fai click per ingrandire
Quì sotto, alcune foto del backstage mentre gli Artisti personalizzano le camere con le loro opere.
Lia Art Hotel - I mobili d'Artista Green
Lia Art Hotel - Pietro Bellani
Lia Art Hotel - Walter Tacchini
Lia Art Hotel - Olimpio Galimberti
Lia Art Hotel - Allestimenti Hélène de Beauvoir
Lia Art Hotel - Nicola Perucca
Lia Art Hotel - Fiorellini e Tomaino
Lia Art Hotel - Claudio Jaccarino
Lia Art Hotel - Samuele Arcangioli
Lia Art Hotel - Giuseppe Gusinu
Lia Art Hotel - Mauro Manco
Lia Art Hotel - Gloria Giuliano
Lia Art Hotel - Antonio Cereda
Lia Art Hotel - Davide Besana
Lia Art Hotel - Hotel in allestimento
È sato un piacere ricevere l’invito di Marco Natale e Antonella Ratti, fondatore e animatrice di Liguria Vintage, a visitare il nuovissimo ed anche originale “Lia Art Hotel”, prossimo all’inaugurazione. Il “cantiere”, ancora vivacemente aperto, non mi ha impedito di cogliere la desiderata semplicità perseguita dai progettisti e la cura del dettaglio, tutt’altro che episodica. Ritengo, infatti, molto significativo l’aver accuratamente concretizzato nell’arredamento dell’albergo una sana concezione estetica che associa alla più esperta artigianalità il recupero di mobili e materiali vari ritornati ad una nuova vita. Mi sono sentito, poi, di giocare in casa apprezzando convintamente l’itinerario artistico che si snoda nelle camere e negli spazi della struttura, valorizzata da dipinti, sculture, fotografie e affreschi di artisti in gran parte “spezzini”. Vecchie conoscenze, si fa per dire, sulle quali ho avuto l’opportunità di esprimere meritate considerazioni riguardanti le tipicità delle loro consolidate ricerche. Evito di richiamare gli autori della speciale collettiva, ospitata in via Costantini, 48, che rivela, ancora una volta, quel divenire delle arti che sin esplicita nello stimolante incrocio dei diversi linguaggi.
Mi preme, invece, indicare in Walter Tacchini, l’ideale capitano del team di artisti presenti con lavori di notevole interesse, proposti con gusto nelle undici stanze dell’albergo alla guisa di altrettante mostre personali. Ho già riferito, e mi ripeto, lodando la pluridecennale esperienza di Walter e l’inesauribile fervore creativo che si coglie, di volta in volta, con la freschezza e l’entusiasmo del giovane artista, che rivela le indiscutibili qualità della sua vocazione. Walter ne ha dato prova come docente e, ovviamente, come artista.
Sarebbe imperdonabile, infine, che trascurassi in questi rapidi appunti gli attraenti dipinti di buon formato di Hélène de Beauvoir, pittrice lodata da Picasso, che ho personalmente scoperto da non molti anni. Chi soggiorna nella confortevole struttura alberghiera è accolto dalla visione delle smaglianti tele della pittrice francese caratterizzate da una figurazione tonificata dalla spinta evocativa del colore. Ritengo non superfluo citare, a proposito l’espressione che “anche l’occhio vuole la sua parte”.
Questi ed altri pensieri, tutt’altro che rituali, ho espresso ad Antonella e Marco mentre, insieme all’amico Pier Luigi Acerbi, mi conducevano a visitare ogni parte dell’albergo e non ho perso l’occasione, trovandomi a fianco di Antonella. di ricordare i nostri passati di ex atleti. Quello di Antonella, talentuosa quattrocentista, è illuminato dalla splendida maglia azzurra della nazionale italiana. Sul mio ne parlerò in altra occasione.
Valerio P. Cremolini